Friday, October 26, 2012
Quanto guadagnano le multinazionali del tabacco
"Nel 2010 i profitti combinati delle 6 principali multinazionali del tabacco hanno toccato i 35 miliardi di dollari. (...) In testa troviamo la Cina National Tabacco Corporation con 91,7 miliardi di venduto per un profitto di ben 16 miliardi.(...)"
(Leggi tutto su Cado in piedi)
Thursday, October 25, 2012
Il business dei vaccini
I vaccini sono finiti nell'occhio del ciclone. Partite di farmaci ritenute pericolose hanno fatto dire un alt precauzionale a oltre sei milioni di vaccini antinfluenzali, fino a ieri "caldamente consigliati" da medici (non tutti, per fortuna), centri vaccinazione, luoghi comuni, per bambini, adulti e anziani.
"«Dalla documentazione data da Novartis il 19 ottobre emerge che l'azienda era a conoscenza delle anomalie riscontrate nei vaccini dall'11 luglio», dice il ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso della conferenza stampa convocata al ministero dopo il blocco a titolo precauzionale del vaccino antinfluenzale della casa farmaceutica. «Novartis ha rappresentato la presenza di qualche anomalia in alcuni lotti di vaccino - ha continuato il ministro - a margine di una riunione in sede Aifa lo scorso 18 ottobre;"
(leggi tutto su Corriere.it)
In Italia vengono utilizzati ogni anno tra i 12 e 9 14 milioni di vaccini.
L'azienda farmaceutica Novartis ha negato ancora oggi in un comunicato qualsiasi problema legato all'utilizzo dei vaccini:
" Novartis conferma la piena fiducia nella sicurezza e nell’efficacia dei propri vaccini contro l’influenza stagionale prodotti in Italia. La sicurezza del paziente è una priorità assoluta per Novartis. Le valutazioni interne e i dati clinici raccolti dall’azienda nel corso degli studi 2012-2013, necessari per ottenere la licenza europea per i vaccini in questione, dimostrano un profilo di sicurezza e immunogenicità simile a quello degli anni precedenti. Ad oggi, i dati della campagna di vaccinazione stagionale in corso non hanno evidenziato alcuna problematica."
L'azienda, secondo un suo stesso report, ha maturato solo in Italia nel 2011 un fatturato da 1.992 milioni di euro.
La vicenda ha rianimato l'acceso dibattito sulla questione vaccini anti influenzali, una pratica sempre più diffusa, che coinvolge il circuito "case farmaceutiche, informatori scientifici, medici" e chi ritiene sbagliata l'idea di utilizzare prodotti medicinali non necessari, in una guerra di informazione senza esclusione di colpi.
"L'International Medical Council on Vaccination è un'associazione americana di medici, infermieri e altri professionisti qualificati, il cui scopo è quello di contrastare i messaggi sostenuti dalle aziende farmaceutiche, dal governo ed agenzie medici sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini. Le conclusioni a cui giungono sono state raggiunte individualmente da ciascun membro del Consiglio, dopo migliaia di ore di ricerca personale, di studio e di osservazione. "
(leggi tutto su MadeInBio.biz)
"«Dalla documentazione data da Novartis il 19 ottobre emerge che l'azienda era a conoscenza delle anomalie riscontrate nei vaccini dall'11 luglio», dice il ministro della Salute, Renato Balduzzi, nel corso della conferenza stampa convocata al ministero dopo il blocco a titolo precauzionale del vaccino antinfluenzale della casa farmaceutica. «Novartis ha rappresentato la presenza di qualche anomalia in alcuni lotti di vaccino - ha continuato il ministro - a margine di una riunione in sede Aifa lo scorso 18 ottobre;"
(leggi tutto su Corriere.it)
In Italia vengono utilizzati ogni anno tra i 12 e 9 14 milioni di vaccini.
L'azienda farmaceutica Novartis ha negato ancora oggi in un comunicato qualsiasi problema legato all'utilizzo dei vaccini:
" Novartis conferma la piena fiducia nella sicurezza e nell’efficacia dei propri vaccini contro l’influenza stagionale prodotti in Italia. La sicurezza del paziente è una priorità assoluta per Novartis. Le valutazioni interne e i dati clinici raccolti dall’azienda nel corso degli studi 2012-2013, necessari per ottenere la licenza europea per i vaccini in questione, dimostrano un profilo di sicurezza e immunogenicità simile a quello degli anni precedenti. Ad oggi, i dati della campagna di vaccinazione stagionale in corso non hanno evidenziato alcuna problematica."
L'azienda, secondo un suo stesso report, ha maturato solo in Italia nel 2011 un fatturato da 1.992 milioni di euro.
La vicenda ha rianimato l'acceso dibattito sulla questione vaccini anti influenzali, una pratica sempre più diffusa, che coinvolge il circuito "case farmaceutiche, informatori scientifici, medici" e chi ritiene sbagliata l'idea di utilizzare prodotti medicinali non necessari, in una guerra di informazione senza esclusione di colpi.
"L'International Medical Council on Vaccination è un'associazione americana di medici, infermieri e altri professionisti qualificati, il cui scopo è quello di contrastare i messaggi sostenuti dalle aziende farmaceutiche, dal governo ed agenzie medici sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini. Le conclusioni a cui giungono sono state raggiunte individualmente da ciascun membro del Consiglio, dopo migliaia di ore di ricerca personale, di studio e di osservazione. "
(leggi tutto su MadeInBio.biz)
Tuesday, October 16, 2012
La crisi nel ciclo industriale di carne e derivati
Decine, centinaia di migliaia di galline morte di fame. Una storia su quello che può accadere quando l'industria della produzione di carne e derivati incrocia la crisi economica.
"Mancano le materie prime «Gli ordini ci sono… ci sono stati sempre. Solo che cominciano a tagliare, perché non abbiamo più le uova da consegnare, sinceramente», ammette Domenico Minciotti, uno dei lavoratori del gruppo. La mancanza di fondi ha innescato prima dell’estate un circolo vizioso. Per effetto della malnutrizione, le galline hanno ridotto la produzione di uova, spesso per giunta divenute inutilizzabili perché – per la non corretta alimentazione – non ottemperanti ai dettami delle certificazioni di qualità. Gli ordini non evasi nei confronti dei clienti hanno iniziato a far perdere quote di mercato e solidità al gruppo, aggravando la crisi.
(...)Una prima grave moria di capi ha colpito il gruppo già nel mese di giugno, con migliaia di capi morti di fame. La notizia, nota solo a parte dei dipendenti, è rimasta però nascosta tra i capannoni dell’azienda, perché denunciarla – agli occhi di lavoratori e sindacalisti – avrebbe significato far perdere il buon nome (e quindi mercato) al gruppo.
«Tutti quelli che stanno con le galline dicono che la situazione è degenerata da mesi», racconta un autotrasportatore che lavora per il gruppo e che ha chiesto di rimanere nell’anonimato. «Non ce la fanno più a pagare i fornitori e quindi non sanno più che cosa dargli da mangiare. Sono tantissime le galline che sono morte, molte a un certo punto hanno iniziato a mangiarsi a vicenda», afferma.
(...) Non è possibile quantificare in maniera definitiva il numero di capi morti tra una prima crisi dei mangimi avvenuta a giugno e una seconda, tutt’ora in corso. Secondo Fioretti della Cisl la moria di capi ha le proporzioni di una vera ecatombe, che «non è arrivata a dimezzare, ma ha ridotto notevolmente» il numero di capi (2 milioni). Parliamo quindi di decine, probabilmente centinaia di migliaia di esemplari. «Le galline stanno morendo e se non ci muoviamo subito rischiamo di perdere tutto», afferma il sindacalista senza mezzi termini.
Di fatto, quando gli allevamenti erano a regime, all’inizio dell’anno, la produzione superava abbondantemente il milione di uova al giorno mentre pochi giorni fa è precipitata a meno di 200mila uova. Al momento la produzione è stata del tutto interrotta, riferiscono i sindacati."
(Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/ovito#ixzz29RtIWR2h )
"Mancano le materie prime «Gli ordini ci sono… ci sono stati sempre. Solo che cominciano a tagliare, perché non abbiamo più le uova da consegnare, sinceramente», ammette Domenico Minciotti, uno dei lavoratori del gruppo. La mancanza di fondi ha innescato prima dell’estate un circolo vizioso. Per effetto della malnutrizione, le galline hanno ridotto la produzione di uova, spesso per giunta divenute inutilizzabili perché – per la non corretta alimentazione – non ottemperanti ai dettami delle certificazioni di qualità. Gli ordini non evasi nei confronti dei clienti hanno iniziato a far perdere quote di mercato e solidità al gruppo, aggravando la crisi.
(...)Una prima grave moria di capi ha colpito il gruppo già nel mese di giugno, con migliaia di capi morti di fame. La notizia, nota solo a parte dei dipendenti, è rimasta però nascosta tra i capannoni dell’azienda, perché denunciarla – agli occhi di lavoratori e sindacalisti – avrebbe significato far perdere il buon nome (e quindi mercato) al gruppo.
«Tutti quelli che stanno con le galline dicono che la situazione è degenerata da mesi», racconta un autotrasportatore che lavora per il gruppo e che ha chiesto di rimanere nell’anonimato. «Non ce la fanno più a pagare i fornitori e quindi non sanno più che cosa dargli da mangiare. Sono tantissime le galline che sono morte, molte a un certo punto hanno iniziato a mangiarsi a vicenda», afferma.
(...) Non è possibile quantificare in maniera definitiva il numero di capi morti tra una prima crisi dei mangimi avvenuta a giugno e una seconda, tutt’ora in corso. Secondo Fioretti della Cisl la moria di capi ha le proporzioni di una vera ecatombe, che «non è arrivata a dimezzare, ma ha ridotto notevolmente» il numero di capi (2 milioni). Parliamo quindi di decine, probabilmente centinaia di migliaia di esemplari. «Le galline stanno morendo e se non ci muoviamo subito rischiamo di perdere tutto», afferma il sindacalista senza mezzi termini.
Di fatto, quando gli allevamenti erano a regime, all’inizio dell’anno, la produzione superava abbondantemente il milione di uova al giorno mentre pochi giorni fa è precipitata a meno di 200mila uova. Al momento la produzione è stata del tutto interrotta, riferiscono i sindacati."
(Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/ovito#ixzz29RtIWR2h )
Tuesday, October 9, 2012
L'america al voto e il potere delle lobby
Il 6 novembre si celebrano le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in cui il democratico Barack Obama vedrà conteso il secondo mandato dal rampante repubblicano Mitt Romney. Per chi si appresta a seguire con passione questa corsa alla White House, ecco un grande film, illuminante per capire come funzionano alcune logiche, lobby e dinamiche nel mondo a stelle e strisce (e non solo...).
The Yes Man Fix the World - Gli Yes Men riparano il mondo
Labels:
casa bianza,
commercio,
elezioni,
lobby,
obama,
presidenziali,
usa,
yes man
Friday, October 5, 2012
Scegliere le uova al supermercato
0-Uova biologiche
Cosa significa?
Accesso quotidiano all’esterno, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, max 12 galline per metro quadrato al coperto, mangime biologico.
Cosa significa?
Accesso quotidiano all’esterno, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, max 12 galline per metro quadrato al coperto, mangime biologico.
1-Uova da allevamento all’aperto
Cosa significa?
Accesso quotidiano all’aperto, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, max 12 galline per metro quadrato al coperto.
Cosa significa?
Accesso quotidiano all’aperto, spazio di almeno 2,5 metri quadrati per gallina, nidi, trespoli, lettiere, max 12 galline per metro quadrato al coperto.
2-Uova da allevamento a terra
Cosa significa?
Allevamento a terra senza gabbie ma in capannoni chiusi senza accesso all’esterno, max 12 galline per metro quadrato, nidi, trespoli, lettiere.
Cosa significa?
Allevamento a terra senza gabbie ma in capannoni chiusi senza accesso all’esterno, max 12 galline per metro quadrato, nidi, trespoli, lettiere.
3-Uova da allevamento in gabbia
Cosa significa?
Le galline in gabbia non hanno davvero una vita.
Cosa significa?
Le galline in gabbia non hanno davvero una vita.
La prossima volta che andiamo al supermercato con queste semplici regole tuteliamo la nostra salute e quella delle galline.
Labels:
allevamento,
animali,
consumo,
galline,
progresso,
supermercati,
uova
Monday, October 1, 2012
WTB scatto. I pesticidi del tabacco
Subscribe to:
Posts (Atom)