Marcia indietro dell'Europa nell'erogazione dei contributi per le coltivazioni di tabacco. Dopo che l'ultima riforma della Pac -la politica agricola europea- aveva sancito l'esclusione delle coltivazioni di tabacco dall'accesso degli "aiuti accoppiati" comunitari, erogati agli agricoltori in base alle superfici coltivate, arriva nei giorni scorsi un primo dietrofront.
"perugia, 24 gen. 013 - Esprime soddisfazione l'Assessorato regionale
all'Agricoltura per la reintroduzione da parte della Commissione
Agricoltura del Parlamento Europeo del tabacco tra le colture per le
quali sono possibili i sostegni accoppiati.", si legge in una nota della Regione Umbria dei giorni scorsi. "A partire da ieri - è
stato spiegato dall'Assessorato - la Commissione, è impegnata nell'esame
di circa 8000 emendamenti ai testi proposti dalla Commissione Europea
nel 2012 e tra i voti effettuati c'era anche quello relativo
all'articolo 38 della riforma della PAC che disciplina i sostegni
accoppiati.
L'Assessorato rende noto che la Commissione Agricoltura
del Parlamento ha fortemente modificato l'impostazione della riforma
eliminando l'elenco nominativo delle produzioni agevolabili e
ripristinando al loro posto la possibilità di aiutare tutti i prodotti
previsti nell'Allegato I del Trattato, dunque anche il tabacco che in
precedenza era stato escluso. In secondo luogo è stato aumentato lo
spazio finanziario per i sostegni accoppiati che vengono portati dal 5
al 15 per cento del massimale annuo di ciascuno Stato membro. Un
cambiamento questo, da cui potrebbe derivare una disponibilità
finanziaria di 4 volte superiore all'attuale. Infine è stato approvato
anche l'emendamento che prevede la priorità per quelle produzioni che
negli anni 2010 - 2013 avevano già ricevuto un sostegno accoppiato".
Secondo l'ufficio stampa della Regione Umbria, "il
voto ha visto una larga convergenza tra i maggiori gruppi politici.
Ovviamente si tratta solo di un primo passo, poiché il 13 e 14 marzo il
testo passerà all'esame dell'Assemblea plenaria e, a quel punto si sarà
formata la posizione definitiva del Parlamento Europeo che si
confronterà nell'ambito del cosiddetto Trilogo con quella della
Commissione Europea e del Consiglio Europeo. Una procedura questa tutta
nuova a livello di negoziato relativo alla definizione dei Regolamenti
della PAC, dello Sviluppo Rurale e dei Fondi Strutturali".
"L'Assessorato,-conclude il comunicato-
ringraziando il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento
europeo per la sua competenza e determinazione, sottolinea che la
strada per un esito favorevole ad una PAC più vicina alle esigenze degli
agricoltori è ancora lunga, ma un primo passo importante è stato fatto
nella giusta direzione. Ora occorre intensificare la mobilitazione degli
agricoltori e delle istituzioni perché anche i prossimi passaggi
istituzionali confermino l'impostazione emersa in Commissione."
Thursday, May 16, 2013
Land Grabbing in Camerun e l'olio di palma
Uno dei tanti episodi di land grabbing, accaparramento di terre, in Camerun.
"Meno fortunati sono, comunque, circa 14mila abitanti di un villagio nella zona SudOvest del Camerun, la cui esistenza -insieme a quella di tantissime specie animali e vegetali- è minacciata.
La multinazionale dell'agribusiness americana Herakles Farms sta letteralmente razziando 73mila ettari su cui attualmente sorge una fitta foresta, per insediare una piantagione di palma da olio da 600 milioni di dollari, nonostante le obiezioni delle comunità locali. Alcune persone del posto sono state arrestate in seguito a delle proteste.
Alcuni esponenti della Herakles hanno detto che la società ha affittato legittimamente la terra per 99 anni, ma l'Ong Greenpeace lo scorso febbraio ha sottolineato come il magro canone di 50 centesimi per acro all'anno concordato con il governo, l'assenza di un decreto presidenziale ad autenticare la concessione, delle diatribe legali, le scarsissime garanzie sull'impatto ambientale e altre questioni ancora, rendono l'operazione quantomeno discutibile". (da farmlandgrab.org - leggi tutto)
Interessante notare come il motto della società in questione sia: Contributing to a sustainable future. (leggi)
"Meno fortunati sono, comunque, circa 14mila abitanti di un villagio nella zona SudOvest del Camerun, la cui esistenza -insieme a quella di tantissime specie animali e vegetali- è minacciata.
La multinazionale dell'agribusiness americana Herakles Farms sta letteralmente razziando 73mila ettari su cui attualmente sorge una fitta foresta, per insediare una piantagione di palma da olio da 600 milioni di dollari, nonostante le obiezioni delle comunità locali. Alcune persone del posto sono state arrestate in seguito a delle proteste.
Alcuni esponenti della Herakles hanno detto che la società ha affittato legittimamente la terra per 99 anni, ma l'Ong Greenpeace lo scorso febbraio ha sottolineato come il magro canone di 50 centesimi per acro all'anno concordato con il governo, l'assenza di un decreto presidenziale ad autenticare la concessione, delle diatribe legali, le scarsissime garanzie sull'impatto ambientale e altre questioni ancora, rendono l'operazione quantomeno discutibile". (da farmlandgrab.org - leggi tutto)
Interessante notare come il motto della società in questione sia: Contributing to a sustainable future. (leggi)
(foto da http://heraklesfarms.com/)
Labels:
alimentare,
deforestazione,
energia,
land grabbing,
multinazionali,
olio di palma,
progresso
Subscribe to:
Posts (Atom)