Tuesday, September 4, 2012

I semi della discordia /2 - Fertilizzanti per oppio

Restando in tema di semi, coltivazioni e contrasto alla fame, un articolo uscito qualche tempo fa sul National Geographic racconta la lotta delle potenze occidentali contro le coltivazioni di Oppio in Afghanistan.

"Un passaggio chiave per stabilire la pace in Afghanistan è quello di impedire ai coltivatori locali di produrre Oppio", scrive la testata nella sua edizione Usa. Secondo Robert Draper, autore del reportage sulle coltivazioni di oppio contrastate dai militari occidentali dell'International Security Assistance Force, gli introiti del commercio di oppio finanziano indirettamente i miliziani afgani, contribuendo a rendere instabile la regione.

"Le consegne illegali di oppio partono in direzione di Russia e Europa -si legge nell'articolo, secondo cui - con 1,5 milioni di tossicodipendenti, la Russia è il principale mercato di eroina".

Photo by Guardian.co.uk


In che modo entrano in gioco i semi? Come strategia di rappacificazione, il National Geographic pubblica una grande foto di montagne di sacchi di fertilizzanti & co, scaricati da un gruppo di Marines, nel distretto del Marajah (provincia di Helmand) in quanto:

"parte di un programma per incoraggiare gli agricoltori locali a rinunciare ai papaveri (da cui si ricava l'oppio) per produrre raccolti alternativi, come il grano e i fagioli. Un modo per incoraggiare l'agricoltura anziché distruggere le coltivazioni esistenti. [...] Oggi oltre se milioni di Afghani soffrono di carenze alimentari. Anziché fare spedizioni di cibo, alcune organizzazioni no profit preferiscono inviare semi di 'alta qualità', per incrementare i raccolti".
(da National Geographic Usa, Febraury 2011)

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