Monday, July 30, 2012

Sport e TV

Effetto olimpiade, tutti incollati al televisore. Un interessante articolo di Repubblica.it racconta di un boom di share, ovvero di persone davanti all'ex tubo catodico, in occasione di questa edizione 2012 dei giochi olimpici, il momento del massimo trionfo dello sport.



"Ma chi sono i telespettatori olimpici? Vediamo gli ultimi dati, della Rai, che si riferiscono alle Olimpiadi di Pechino 2008. Nel profilo "socio-demografico" su un target di ascolto di 1.471.000 (23,94%) gli uomini sono il 52,3%, le donne il 47,7%. Si avvicina ormai la parità. Per quante riguarda le fasce d'età prevale quella degli over 65, davanti ai "45-54 anni". Le Regioni: Giochi più seguiti al Nord Est e in Lombardia, scarso interesse invece al Sud e nelle Isole. Come classe socio-economica prevalenza di impiegati e operai. Vedremo come andrà dopo Londra. Rispetto a Pechino sicuramente gli orari sono migliori, ci sarà una crescita sensibile di ascolti (sommando Rai e Sky)." (leggi tutto su Repubblica.it)

Un modo ormai assodato di intendere il significato di termini come "sport" e "sportivo", in cui il calcio ha a lungo fatto scuola, con cifre record di contratti con le pay tv per la cessione dei diritti e i campionati "spalmati" su tutta la settimana.

"... la Premier League ha appena stipulato un contratto di vendita pari alla cifra record di 3,018 miliardi di sterline (circa 3,75 miliardi di euro)...", mentre "la situazione in Italia è leggermente diversa, l’ultimo accordo con le pay-tv è stato siglato dalla Lega Calcio con Sky e RTI per il triennio 2012-15 a circa 2,5 miliardi (1,68 di Sky che ha la totalità degli eventi di Serie A e 800 milioni di Mediaset che ha soltanto le squadre col maggior bacino d’utenza), ma la ripartizione collettiva subentrata nel 2010 per far fronte alle ingenti proteste dei club minori non ha ancora prodotto i risultati sperati. I dati approssimativi relativi alla stagione appena conclusasi parlano di grandi disparità, basti pensare che secondo le stime più accreditate (visto che non esistono dati ufficiali al riguardo) Juventus (89 miliardi), Inter (79) e Milan (78) vivono su un altro pianeta, Napoli e Roma non arriverebbero neanche a quota 60, ovvero circa un terzo meno della squadra leader e la Lazio (48) dovrebbe avere una fetta che è più del doppio di quella spettante al Novara (22)." (leggi tutto su Stadiosport.it)

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